In questo percorso condividerò con voi quello che leggo riguardo alla cultura nordica.
Per gli uomini dell'antichità gli alberi rivestivano un ruolo importante: permettevano di scaldarsi, di procurarsi armi con cui cacciare e del cibo. Per questo non sorprende che in molte culture venissero venerati.
Per gli uomini dell'antichità gli alberi rivestivano un ruolo importante: permettevano di scaldarsi, di procurarsi armi con cui cacciare e del cibo. Per questo non sorprende che in molte culture venissero venerati.
Giusto per fare qualche nome, per i celti, i sassoni e i norreni l'asse del mondo era considerato un albero.
Il frassino Yggdrasill è il sostegno del mondo e la sede degli dei norreni: i suoi rami si estendono sul mondo, coprendo il cielo, ha tre radici che si diramano in direzioni differenti: una si trova fra gli Aesir, la seconda presso i giganti, vicino alla fonte di Mimir, dove una volta c'era il Ginnungagap (la voragine prima della creazione), mentre l'ultima si trova nel Niflheimr, sotto cui c'è il pozzo Hvergelmir. Al centro invece troviamo il Miðgarðr, la terra degli uomini, la cui traduzione può essere "spazio dentro il cerchio", ed è circondato dall'oceano.
Presso la radice nel territorio degli Aesir si trova la fonte di Urðr, dove vivono le Norne, che donano a ogni uomo la sua sorte al momento della nascita.
Presso la radice nel territorio degli Aesir si trova la fonte di Urðr, dove vivono le Norne, che donano a ogni uomo la sua sorte al momento della nascita.
Allora Gangleri disse: «Se le Norne determinano i destini degli uomini, allora li ripartiscono in modo ineguale: taluni hanno una vita buona e ricca, ma altri non hanno ricchezza né onori; taluni vita lunga, altri breve».
Hár dice: «Le Norne buone di grande stirpe procurano una vita buona. Ma quegli uomini che incappano nella sventura, lo devono alle Norne maligne.»
[Edda, Snorri, Gylfaginning, 15]